La genesi
Era una piovosa giornata di fine autunno quando rovistando fra le vecchie cose, ormai dimenticate ed impolveratissime che avevo in soffitta, ritrovai un vecchio libro, veramente bello, sai di quelli rifiniti con fregi dorati, come ora non se ne fanno forse più.
A me è sempre piaciuto molto possedere libri un pò vecchiotti, di quelli con le pagine ingiallite e la carta un po’ ruvida, come lo era una volta e con un pò qui e un pò la quei puntini gialli che confermano tutti gli anni passati e poi secondo me i libri devono essere consumati e dimostrare la loro vecchiaia, un libro conservato e che sembri come nuovo è un libro mai letto e di conseguenza un libro perso.
Penna che corri su gialli e vecchi
fogli di carta, tra speranze perdute
descrivi con lo stesso colore
racconti di gioia e pene vissute
Fui contento di averlo ancora quel libro ed in me nacque all’improvviso una inaspettata voglia di rileggerlo nuovamente, fu molto strana e difficile da descrivere quella sensazioni che mi inondò all’improvviso.
La storia narrava che un milione di anni fa dopo che Dio creò gli angeli, quest’ultimi furono moltiplicati per essere mandati sulla terra ad aiutare gli uomini più meritevoli e quelli più bisognosi.
Un giorno Dio nè chiamò al suo cospetto un milione è bisbiglio all'orecchio di ognuno di loro qualcosa che doveva essere sicuramente la loro missione sulla terra.
Angeli i cui sogni fioriscono
su cuscini di bianche nuvole
ci proteggono con ali spiegate
dal più piccolo soffio di vento
Il libro narrava questa storia senza fare economia dei più piccoli dettagli narrativi, ma non svelava il mistero di tutto ciò. Quale era il perché oppure quale era il fine di una così imponente scesa sulla terra di quel milione di angeli?
Solo oggi in concomitanza di alcuni episodi accadutemi, delle ore, le sere e i mesi di continua ricerca, ma poi probabilmente come sempre accade per puro caso, sono riuscito a sapere il motivo di quel "bizzarro" ordine che Dio diede ai suoi angeli. Egli ripetè a ciascuno la seguente breve frase: "Questo è il tuo compito, vai sulla terra e sogna per un milione di anni".
Sognare per un milione di anni? Cosa voleva poter significare mai?
In effetti avrei dovuto capirlo prima, già che stupido che sono stato a non pensarci subito, infatti l'ultimo giorno che tutto il milione di angeli smise di sognare fu il 13 gennaio del 1972.
A questo punto molti di voi diranno: “e allora?”.
Bene non voglio mantenervi ancora sulle spine e vi svelerò il vero mistero.
Il giorno seguente a quella data accadde la più bella cosa che il mondo intero non avrebbe mai potuto immaginare.
Nacque in un paesino lontano lontano un piccolo angioletto, una bambina bellissima che ben presto tutti ebbero modo di apprezzare per via della sua dolcezza e bontà, la chiamarono Anna, soprannominata subito dopo “Anna dai riccioli neri”, per via della sua vistosa e riccioluta capigliatura.
Si avete capito bene, proprio lei, quell’angelo che da lì a qualche anno sarebbe diventata la donna più meravigliosa del mondo, di cui io ho avuto la fortuna di essermene innamorato e contraccambiato del suo amore.
Un milione di anni fa
un milione di angeli si riunirono
e sognarono per un milione di anni
poi sei nata tu “Anna”
Ma non credete che finisca qui la favola nei capitoli successivi ci sono tutte le storie di questo angelo fino alla più bella che per ora conosco solo io............
Pablo 15/03/2009
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