Passa ai contenuti principali

Anna ed il principe

Questa che vi sto per raccontare sembrerebbe una favola ma in realtà è una storia vera.
Qualcuno di voi dirà “ ma i re , principesse castelli fate e maghi non appartengono al nostro mondo ma a quello delle favole “.
Niente di più sbagliato cari lettori, il mondo più irreale, pauroso e che appartiene non certamente agli esseri umani è quello di oggi, fatto di smog, guerre, odio, brama di soldi e bella vita.
Beh certamente non voglio che sia il mio e delle persone che amo.
Tantissimi anni fa carissimi lettori dovete sapere che viveva in un bellissimo castello, il quale sorgeva ai piedi di un immenso bosco, un principe.
Al contrario di altri castelli qui tutto era armonia, il re e la regina erano veramente molto buoni con tutti ed avevano due meravigliosi figli, una femminuccia di nome Clarence ed un maschietto, appunto il principe Paolo o come tutti lo chiamavano “il principe triste”.
Tutti erano felici, persino la servitù sarebbe rimasta a lavorare li senza nessuna ricompensa pur di vivere in quell’ incanto di posto.


Il principe Paolo, un tempo era anche lui pieno di vita, scherzava con tutti era simpaticissimo e in quel castello non c’era una persona che non gli voleva bene, poi con il passare degli anni il suo carattere cambio e diventò piano piano insopportabile, irascibile e spesso offensivo. “Sarà stato un incantesimo “pensava sua madre la regina osservandolo il figlio mentre a cavallo si apprestava ad andare a caccia.
Ma la verità la conosceva solo lui ed una fatina del bosco.
Un giorno il bel principe era più irrequieto del solito tanto che lui stesso non si sopportava. “E’ meglio che mi nascondo nel bosco” pensò” non posso farmi vedere in questo stato”.
Cammina, cammina e cammina si addentrò sempre più all’interno del bosco. Mai si era inoltrato cosi tanto e mai si era allontanato dal castello da solo.
Ad un certo punto comparve davanti ai suoi occhi una specie di torre, non era altissima ma aveva qualcosa di sinistro che l’avvolgeva.
Il principe si mise allora seduto nascosto dietro un albero e stette ad aspettare qualche cenno di vita. “ Non avrei mai creduto che esistesse una torre all’interno del bosco “ pensò.
Poi si giro di scatto verso quell’orribile costruzione, aveva appena sentito una dolcissima voce che proveniva proprio da li. Si avvicinò ancora un po’ fino a intravedere una figura di fanciulla dietro una finestra protetta da grandi sbarre.
La giovane donna aveva dei capelli lunghissimi e con tanti riccioli neri, il suo nome era Anna, anzi, un tempo quando era ancora una bambina, la chiamavano ‘Anna dai riccioli neri ’.
Qualcuno di voi lettori ora penserà “ma che favola triste è questa, principi sempre tristi, fanciulle prigioniere e quant’altro ancora ….”
No, non è così, come ho detto all’inizio è una favola vera e come nella nostra vita, le cose brutte ci sembrano infinite e le ricordiamo sempre al contrario ci scordiamo facilmente di quelle belle e poi come potremmo apprezzare la vera felicità se non conoscessimo angosce, timori, sconfitte e altro.
Ma ritorniamo al racconto.
Anna era prigioniera di una strega ed erano trascorsi ormai circa diciotto anni da quando l’aveva rinchiusa nella torre. Fin da bambina Anna possedeva un cuore grande come il cielo, era dolce e buona e aiutava tutti, poi era così allegra e disponibile con chiunque che quando la strega cattiva la vide la rapì e rinchiuse in quella scura e sporca torre perchè per lei non dovevano esistere creature così meravigliose come la bellissima Anna dai riccioli neri.
“ Ehi!! “strillò con un filo di voce il principe, “ io mi chiamo Paolo e tu chi sei dolce fanciulla ?”
La fanciulla sussultò a quella voce, non aveva sentito nessuna altra voce all’infuori di quella della perfida strega da ormai molti anni. Lo sguardo di Anna e del principe Paolo si incrociarono solo per alcuni istanti ma sufficienti a far illuminare di gioia i loro cuori, si perchè fu subito amore, lei così bella sciolse immediatamente il cuore di Paolo e lui con i suoi gentili modi ed il suo sguardo fece breccia nel cuore di lei.
“Mi chiamo Anna e sono prigioniera della strega Magelda da tanti anni ormai ma..... mio signore stai attento, perchè se ti scopre la strega è capace di qualunque sortilegio”.
Ma il principe in quel momento non pensava minimamente a cosa poteva accadergli, ma unicamente a quell’angelico viso e a come fare per liberarla.
“Ora ti libererò io, stai tranquilla nessuno può farmi niente.” Ma mentre si arrampicava verso la finestra della fanciulla, ecco che successe quello che Anna temeva.
La strega che nel frattempo aveva infatti ascoltato tutto fece una delle sue magie e trasformò il principe in una statua di pietra.
Anna che aveva visto tutta la scena scoppiò in un pianto irrefrenabile che non riusciva assolutamente a smettere.
Pianse per un tempo interminabile e le sue lacrime scendevano giù fino a bagnare il corpo ormai di pietra del principe.
Fu a questo punto che successe l’insperato. Quelle lacrime d’amore fecero ciò che mai nessuno riuscì più a fare e cioè il principe lentamente ricominciò a riprendere le sembianze umane e la strega viceversa si trasformò lentamente in statua di pietra. L’amore vinse sulla cattiveria, la malignità e la perfidia che per anni aveva terrorizzato tutti.
Fu così che il principe liberò la fanciulla e la condusse nel suo magnifico palazzo.
Dopo alcuni mesi Paolo sposò Anna e finalmente in quel castello stupendo non ci fu veramente più nessuno triste per tutti i secoli successivi.
Il principe e la giovane principessa vissero felici per tutti gli anni che seguirono.
Amici non penserete mica che la storia sia finita qui……tranquilli perché presto vi racconterò un’altra fiaba su Paolo e Anna dai riccioli neri.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'ONDA ED IL MARE

Un giorno l’onda chiese al mare: “mi vuoi bene?”. Ed il mare le rispose: “Il mio bene è così forte che ogni volta che t’allontani verso la terra io ti tiro indietro per riprenderti tra le mie braccia. Senza te la mia vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto, senza emozione. Tu sei l’ essenza del mio esistere.”. L’onda fu felice tra le braccia del mare, facendo finta, ogni volta di volare via, per dare quel senso di precarietà alle cose, per renderle preziose, ed ogni volta il mare la riprendeva, con le sue braccia grandi, per riportarla a sé. Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo, e l’onda bianca lentamente, in un ballo infinito, scivolava tra un prendersi e un lasciarsi, col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle, facendo finta a volte di non poterlo fare, perché l’onda potesse assaporare anch’ essa quella precarietà che rende le cose preziose. L’onda ed il mare sono ancora lì, nel gioco infinito delle emozioni. E fanno finta che sarà l’ultima vol

Il cuore più bello del mondo

Una bellisima storiella indiana di autore anonimo C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone che diceva di avere il cuore più bello del mondo. Tutti quanti glielo ammiravano, era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto. Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano più il giovane si vantava di quel suo cuore meraviglioso. All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse: "Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del mio." Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti. Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici.